Sappiamo già quanto sia delicata la nostra attenzione e oggi cerchiamo di capire come proteggerla, sincronizzando il più possibile:

  • tempo a disposizione
  • livelli di energia
  • priorità da portare a termine

Per semplificare dividiamo le giornate lavorative in livelli di energia verde, gialla e rossa.

Ci concentriamo sulla zona verde: momenti da dedicare ai compiti che contano di più.

Quali sono questi compiti?

Ho trovato la definizione migliore nel libro di Carey Nieuwhof, At your best, che divide le cose da fare e da riservare idealmente nelle zone verdi di energia in tre aree:

  • I doni: ciò che per noi è facile e per altre persone è difficile. Qui mettiamo anche il tempo per lo sviluppo di questi doni, come continuare a imparare e fare pratica.
  • Le passioni: ciò che gratifica e che non toglieremmo mai dalla nostra vita (anche se sono attività che non svolgiamo così facilmente).
  • Il valore: le attività che fanno la differenza, che hanno un impatto significativo sul nostro lavoro.

Questi criteri possono aiutare a definire cosa fare quando ci sentiamo meglio.

Il fine è quello di evitare di sprecare i momenti verdi in attività poco significative, che possono essere raggruppate nelle aree gialle e rosse.

Ogni persona ha una diversa scala di priorità: per alcuni di noi può essere molto importante dedicare del tempo alla scrittura delle email, per altri invece si tratta di comunicazioni veloci e a basso impatto.

Il problema principale si verifica quando facciamo qualcosa di troppo semplice e silenziosamente logorante nei momenti in cui ci sentiamo meglio.

Alcuni consigli per non sprecare energia

  1. Le attività a basso impatto ci fregano: sono veloci, finiscono in fretta e ci lasciano in dono la gratificazione istantanea che però poi si trasforma in frustrazione.
  2. Nel dubbio, prendiamo decisioni che riducano la necessità di ricorrere ad altre decisioni.
  3. NON esistono settimane perfette e va bene così, ma la pianificazione aiuta ad avere una sorta di Google Maps da consultare all’occorrenza.
  4. Il time blocking difende dal lavoro superficiale perché si separano le zone gialle e rosse da quelle verdi. Inserendo il lavoro meno importante in un blocco di tempo, si fissano dei limiti chiari. Si è in grado di gestire meglio la parte di attività a basso impatto e di proteggere il resto della giornata riservandola a lavori più rilevanti.