Dichiara la bancarotta digitale

24 Agosto 2023 | Organizzazione

C’è un concetto importante che mi porto a casa dal libro di Tiago Forte, PARA.

In alcuni momenti del nostro lavoro, è utile dichiarare una sorta di bancarotta digitale

Questa sorta di fallimento digitale può essere una via di fuga da usare quando il mondo digitale diventa eccessivo e troppo soffocante.

Ecco alcuni esempi:

Hai perso il controllo delle schede aperte del browser?

Dichiara il fallimento, salva tutto in una cartella dei preferiti, in un aggregatore o nel tuo bookmark manager, chiudi tutte le schede e riparti da una situazione pulita.

Hai perso il controllo della cartella download del tuo computer o hai il desktop ricoperto da mille icone?

Crea una cartella “archivio” e inserisci, sempre nel nome della cartella, un riferimento temporale (l’anno oppure il mese di riferimento). Usa questa cartella per inserire le cose vecchie, quelle che non sai nemmeno se ti sono utili e, invece di perdere tempo cercando di capire di cosa si tratta, riparti da una situazione pulita e con una struttura più organizzata. Il punto è che non perderai niente grazie alla ricerca del computer, ma almeno la tua mente saprà che potrà ignorare le cartelle chiamate “archivio+data”.

Hai perso il controllo delle note e non riesci a usarle come vorresti?

Replica lo stesso concetto e separa in uno spazio specifico tutto ciò che crea una sorta di sovraccarico. Da lì in poi, riparti con un sistema organizzato.

Hai perso il controllo del cloud?

Che si tratti di Google Drive, Dropbox o OneDrive, puoi applicare lo stesso concetto senza rischiare di perdere tempo a organizzare qualcosa che non ti serve o di eliminare qualcosa che vorresti conservare.

Hai perso il controllo delle email?

Non lasciare tutto nella inbox, ma sposta le email andate fuori controllo in una cartella o in un’etichetta. Puoi farlo:

  • per evitare la sensazione di “continuo ricalcolo” che fa la mente quando si trova di fronte a un muro di comunicazioni non gestite;
  • per riuscire a usare la inbox per il suo vero scopo, ovvero quello di centro di smistamento, non di conservazione.

La dichiarazione di bancarotta digitale si applica anche alla nostra comunicazione

Quando, ad esempio, non riusciamo a gestire i vocali, possiamo dichiararlo.

Quando rientriamo dalle vacanze e abbiamo centinaia di email da gestire, possiamo dichiarare che ci metteremo un po’ di tempo, scrivendolo in anticipo anche solo nella firma delle comunicazioni oppure preparando delle risposte veloci per le questioni più lunghe, tipo “ho ricevuto tutto, gestirò questa cosa xxx…”.

Quando non possiamo rispondere alle richieste che ci arrivano su diversi canali, possiamo dichiararlo rendendo noto il mezzo più indicato per mettersi in contatto con noi.

Le parole bancarotta e fallimento portano a delle accezioni negative, ma in questo caso possono aiutare la nostra mente a lavorare meglio.