Avete presente quelle app che propongono degli esercizi in sequenza? Si parte con la registrazione di un account, l’inserimento di alcuni dati come peso e altezza per poi passare ai suggerimenti proposti dalla stessa app.

Nella maggior parte dei casi ci sono dei “workout” già pronti, degli allenamenti composti da una serie di esercizi che hanno degli obiettivi specifici (come zone del corpo o intensità richiesta) e un tempo massimo impostato (allenamento di 15-20-30 minuti).

«E mo’ facciamo ginnastica…»

Ehm no 😅, si tratta di un ottimo esempio di batching e stacking 😅

Abbiamo già parlato di entrambi gli aspetti, ma grazie al libro Habit Stacking ho avuto una serie di illuminazioni 😄

In pratica, nel nostro lavoro possiamo creare delle routine che prevedono di svolgere una serie di attività in “pila”, una dietro l’altra come un workout.

È come se avessimo tante checklist che poi, a lungo andare, diventeranno delle abitudini consolidate, allenamento dopo allenamento.

Ogni checklist ha un obiettivo, o dovrebbe averlo, e funziona quando riusciamo a mettere insieme certi passaggi nel modo più fluido possibile (la scelta delle attività come se fossero degli esercizi di un workout).

Si risparmia energia mentale evitando di rimbalzare tra cose molto diverse e si riduce il numero di decisioni da prendere perché il “workout” è già definito.

Quindi, per riassumere, abbiamo dei blocchi di tempo che possiamo dedicare a una sequenza di attività. Attività che funzionano insieme, sono legate da una logica comune e hanno un obiettivo specifico (così abbiamo completato il quadro inserendo anche il time blocking 🚀).