Le basi del metodo Kanban

6 Dicembre 2018 | Organizzazione

Obiettivo: essere più organizzati per riuscire a visualizzare il lavoro globale e definire il lavoro in svolgimento senza doversi mai chiedere quale compito svolgere perché già tutto delineato.

 

Focalizzazione + Flusso definito = Lavoro portato a termine!

 

Il metodo Kanban si può mettere in pratica in molti modi: sulla carta, con una lavagna o con tantissimi strumenti digitali. Oggi ci focalizziamo su Trello, applicazione di gestione dei task perfetta in stile Kanban.

 

La base di partenza del metodo prevede di creare delle colonne divise tra:

💪 TO-DO (lavoro in attesa che deve essere fatto)

💪 DOING (lavoro in corso)

💪 DONE (lavoro portato a termine)

 

In Trello parti dal creare tre liste identificandole come sopra.

 

Nella lista TO-DO inserisci le attività che dovranno essere svolte insieme alle indicazioni, tempistiche, persone coinvolte, ecc.

  1. Devi essere sincero.
  2. Devi inserire proprio tutto (dividi i grandi task in piccole mansioni).

In questa fase dovresti “sentirti male” per il numero di cose da fare.

 

L’obiettivo è quello di spostare le singole card tra le varie colonne facendogli fare un percorso lineare mantenendo una rappresentazione visiva del flusso in ogni momento.

 

Quindi dal TO-DO, prendi poche attività mettendole nel DOING fino a quando potranno essere spostate nel DONE.

 

Nel DOING andranno spostate contemporaneamente poche card sulle quali concentrarsi (2 o 3).

 

SU COSA SI BASA IL PASSAGGIO DA UNA COLONNA ALL’ALTRA?

La logica del passaggio si basa sostanzialmente su tre domande:

1️⃣ Dove sono adesso? (su cosa è necessario concentrarsi)

2️⃣ Da dove arrivo? (cosa mi ha portato alle attività attuali)

3️⃣ Dove voglio andare? (l’obiettivo da raggiungere)

 

Da queste basi è possibile ricavare tantissime personalizzazioni del metodo per renderlo più adatto alla propria realtà.